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10-1

Il Signore Beato disse: Ancora una volta, o grande guerriero (Arjuna), ascolta la Mia parola suprema. Te la dirò perché sei il Mio amato e desidero il tuo benessere.

Spiegazione: In questo verso, Krishna si rivolge ad Arjuna con speciale benevolenza per continuare a fornirgli le più alte conoscenze spirituali, e lo fa per il benessere di Arjuna.

10-2

Né le schiere degli dei, né i grandi saggi conoscono la Mia origine e potenza, perché Io sono in ogni modo la fonte di tutti gli dei e i saggi.

Spiegazione: In questo verso, Krishna spiega la Sua natura Divina, indicando che Egli è l'inizio di tutto – anche degli Dei e dei grandi saggi. Nessuno di loro comprende la Sua origine, perché Krishna è la fonte primordiale da cui tutto nasce, ed Egli è al di sopra di tutti gli altri.

10-3

Colui che Mi conosce come il non nato, come il senza inizio, come il Signore Supremo di tutti i mondi, solo lui tra gli uomini, libero dall'illusione, si libera da tutti i peccati.

Spiegazione: In questo verso, Krishna spiega che colui che comprende la natura Divina e sa che Krishna è eterno, senza inizio e il Signore di tutti i signori del mondo, viene liberato da tutti i peccati. Questa conoscenza aiuta la persona a trascendere l'illusione e raggiungere la libertà spirituale. • Colui che sa che Io sono non nato e senza inizio – Colui che è consapevole che Krishna è non nato e senza inizio, comprende che Egli è eterno e non legato al ciclo del mondo materiale. Egli esiste al di fuori del tempo e dello spazio. • Io sono il Signore di tutti i signori del mondo – Krishna indica che Egli è il Signore di tutti i signori del mondo, il che significa che Egli è il sovrano supremo e onnipotente. Egli governa tutto il mondo e tutti gli esseri. • Colui che è libero dall'illusione – La persona che è consapevole della natura eterna e infinita di Krishna è libera dall'illusione e non si smarrisce nel mondo materiale. La sua mente è chiara e focalizzata sulla verità spirituale. • È liberato da tutti i peccati – Quando una persona raggiunge questa consapevolezza, viene liberata da tutti i peccati. La conoscenza della natura Divina e della verità fornisce la liberazione spirituale e purifica la persona dai peccati passati.

10-4

Intelligenza, conoscenza, libertà dal dubbio e dall'illusione, perdono, veridicità, autocontrollo, pace, felicità, sofferenza, nascita, morte, paura, intrepidezza.

Spiegazione: In questo verso, Krishna elenca le qualità e i fenomeni che derivano da Lui, indicando la Sua influenza onnicomprensiva sulla vita e l'esperienza umana. Queste qualità includono sia le capacità mentali che gli stati emotivi, sia gli eventi del ciclo di vita, e tutte queste qualità ed eventi sono stati creati da Krishna. • Intelligenza – Ragione, capacità di prendere decisioni corrette e comprendere le cose logicamente. • Conoscenza – Conoscenza spirituale e comprensione del Divino. • Stato senza illusione – Chiarezza, libertà dall'illusione e dall'ignoranza. • Perdono – Tolleranza e capacità di perdonare, nonostante le circostanze. • Veridicità – Verità sia nelle parole che nelle azioni. • Autocontrollo – Capacità di controllare i sensi esterni e gli istinti. • Pace – Pace interiore e armonia. • Felicità – Gioia ed emozioni positive che derivano dall'armonia spirituale. • Sofferenza – Dolore e sofferenza, che fanno parte dell'esperienza umana. • Nascita – Inizio della nascita e dell'esistenza. • Morte – Fine della vita, passaggio da questa vita. • Paura – Paura del pericolo o dell'incertezza del futuro. • Intrepidezza – Sensazione di sicurezza e libertà dalla paura.

10-5

Non violenza, equilibrio, contentezza, ascesi, generosità, fama e disonore – tutte queste diverse qualità degli esseri viventi sono create unicamente da Me.

Spiegazione: In questo verso, Krishna continua a elencare le qualità che derivano da Lui, sottolineando che tutte le caratteristiche e le condizioni del carattere umano sono state create da Lui. Queste qualità sono neutrali, sono state create da Krishna e acquisiscono valore a seconda di come la persona le applica nella propria vita. • Non violenza – Capacità di vivere una vita senza causare danni o violenza agli altri. È un'importante qualità spirituale. • Equanimità – Capacità di mantenere l'equilibrio e un atteggiamento neutrale verso la gioia e il dolore, il rispetto e il disprezzo. • Contentezza – Soddisfazione interiore e gioia che derivano dalla pace interiore, indipendentemente dalle circostanze esterne. • Ascetismo – Autocontrollo e disciplina che una persona pratica per raggiungere lo sviluppo spirituale. • Donazione – Capacità di condividere e aiutare gli altri con carità disinteressata. • Fama – Gloria o riconoscimento che una persona riceve dalla società. • Disonore – Vergogna derivante dall'insoddisfazione o dalla condanna altrui.

10-6

I sette grandi saggi e prima di loro altri quattro grandi saggi, e Manu, da cui sono nati tutti gli esseri viventi del mondo, sono nati da Me, creati dalla Mia mente.

Spiegazione: In questo verso, Krishna spiega che i sette grandi saggi e i quattro creatori del mondo sono nati da Lui e agiscono come creatori e guide, da cui proviene tutta la creazione vivente in questo mondo. Questi saggi e creatori del mondo provengono dalla mente di Krishna. Krishna è la fonte di tutti gli esseri e questi grandi saggi e creatori del mondo sono strumenti attraverso i quali continua la creazione Divina. • Sette grandi saggi – Esseri primordiali che rappresentano la saggezza e il potere della creazione. Sono noti come i signori della creazione, che portano ordine e armonia nel mondo. • Quattro creatori del mondo – Creatori e guide cosmici che rappresentano diversi periodi di tempo e governano lo sviluppo dell'umanità in ogni era. Sono responsabili del mantenimento del mondo e dell'introduzione dell'ordine. • Tutti nati da Me – Sia i grandi saggi che i creatori del mondo sono creati dalla mente di Krishna, il che significa che sono direttamente collegati al Divino e agiscono nell'adempimento della Sua volontà. • Da cui provengono tutti gli esseri di questo mondo – Questi grandi saggi e creatori del mondo sono la fonte di tutti gli esseri viventi, e da loro provengono tutte le creazioni e gli esseri viventi che esistono in questo mondo.

10-7

Colui che comprende veramente la Mia grandezza e il potere della disciplina spirituale, senza dubbio si unisce a Me attraverso un'incrollabile disciplina spirituale.

Spiegazione: In questo verso, Krishna sottolinea che una persona che comprende veramente la Sua grandezza e il potere della disciplina spirituale, può raggiungere un'unità incrollabile con Dio. Questo verso spiega che le manifestazioni di Dio e la disciplina spirituale sono il fondamento che porta alla crescita spirituale e alla completa unità con il Divino.

10-8

Io sono la fonte di tutti i mondi spirituali e materiali. Tutto viene da Me. I saggi che lo sanno pienamente Mi adorano con amore e devozione.

Spiegazione: In questo verso, Krishna rivela la Sua natura Divina come fonte e principio fondamentale di tutte le cose. I saggi che lo sanno pienamente servono e adorano Lui con amore e devozione. Egli indica che tutto ciò che esiste viene da Lui, e i saggi, consapevoli di questa verità, si dedicano e Lo adorano con amore e profonda devozione.

10-9

I pensieri dei Miei puri devoti dimorano in Me, la loro vita è completamente dedicata a Me e, illuminandosi a vicenda e parlando costantemente di Me, trovano soddisfazione e beatitudine.

Spiegazione: In questo verso, Krishna descrive lo stato di amore e devozione Divina in cui vivono coloro che si sono completamente dedicati a Dio. Questi adoratori discutono tra loro della grandezza di Krishna e Lo ricordano costantemente, trovando soddisfazione e gioia attraverso questa unità spirituale.

10-10

A coloro che sono costantemente devoti e mi servono con amore, io do la capacità di comprensione per venire a me.

Spiegazione: In questo verso, Krishna spiega che a coloro che lo adorano costantemente con amore, Egli dona l'intelligenza spirituale che conduce alla verità suprema. Krishna concede la comprensione che aiuta una persona a venire a Lui. Coloro che sono costantemente uniti a Dio e lo servono con amore ricevono da Lui una guida interiore e una comprensione spirituale che aiuta a raggiungere l'unità con il Divino.

10-11

Per mostrare loro una speciale grazia, io, che risiedo nei loro cuori, distruggo l'oscurità nata dall'ignoranza con la luce splendente della conoscenza.

Spiegazione: In questo verso, Krishna spiega come aiuta coloro che gli sono devoti, e lo fa per una speciale grazia. Attraverso la sua compassione, Egli distrugge l'ignoranza umana e l'oscurità spirituale, illuminando le loro menti e i loro cuori con la luce della conoscenza che proviene dalla saggezza Divina. Krishna, attraverso la conoscenza, distrugge questa oscurità spirituale e aiuta la persona a comprendere la verità Divina. Krishna indica che Egli si trova nel cuore della persona, proprio al centro del suo essere, come guida interiore e illuminatore. Egli agisce dall'interno per guidare e liberare la persona dall'ignoranza.

10-12

Arjuna disse: Tu sei la Persona Suprema di Dio, la dimora suprema, il purissimo, la Verità Assoluta. Tu sei la persona originale, trascendentale e non nata, il più grande.

Spiegazione: In questo verso, Arjuna esprime la sua ammirazione e il suo apprezzamento per la natura divina di Krishna. Arjuna riconosce Krishna come l'essere più grande di tutti, come confermato anche da tutti i grandi saggi. Riconosce Krishna come la Persona Suprema di Dio, la dimora suprema, il purissimo e la Verità Assoluta. Arjuna afferma che Krishna è la persona originale, trascendentale e non nata, che è la più grande.

10-13

Tutti i grandi saggi, come Narada, Asita, Devala e Vyasa, confermano questa verità su di Te, e ora Tu stesso me la riveli.

Spiegazione: Arjuna sottolinea che non solo lui riconosce la natura divina di Krishna, ma anche tutti i grandi saggi, come Narada, Asita, Devala e Vyasa, l'hanno confermata. Sottolinea che ora Krishna stesso ha rivelato questa verità ad Arjuna. Ciò dimostra che Arjuna accetta pienamente le parole di Krishna e riconosce la Sua autorità divina.

10-14

Oh, Krishna, accetto pienamente come verità tutto ciò che mi hai detto. Né le entità celesti, né i demoni, oh Signore, sono in grado di comprendere la Tua personalità.

Spiegazione: In questo verso, Arjuna esprime la sua completa fede in ciò che sente da Krishna. Accetta le parole di Krishna come verità assoluta e capisce che nessuno - nemmeno gli Dei e i demoni - può comprendere pienamente la natura e la manifestazione di Dio. Arjuna si rivolge a Krishna come Keshava e Bhagavan, riconoscendo la Sua superiorità su tutti gli dei e i demoni, che non sono in grado di comprendere la Sua manifestazione divina.

10-15

In verità, solo Tu stesso con il Tuo potere interiore conosci Te stesso, oh Persona Suprema, origine di tutte le cose, Signore di tutti gli esseri, Dio degli dei, Signore dell'Universo!

Spiegazione: Arjuna continua a lodare Krishna, sottolineando che solo Krishna stesso comprende pienamente la Sua natura Divina con l'aiuto della Sua capacità interiore. Egli non è solo il creatore dell'Universo, ma anche il sovrano di tutti gli esseri, il Dio degli dei e il Signore dell'Universo. Questo verso sottolinea l'immenso potere di Krishna e la sua posizione suprema in tutta l'esistenza.

10-16

Ti prego, raccontami in dettaglio le Tue divine magnificenze, con il potere delle quali permei tutti questi mondi.

Spiegazione: In questo verso, Arjuna chiede a Krishna di spiegare le Sue manifestazioni e la Sua magnificenza divina, attraverso le quali Egli è presente e sostiene l'intero cosmo. Arjuna desidera capire come Krishna pervade tutti i mondi con le Sue energie e gli chiede di spiegarlo in dettaglio.

10-17

Oh, Krishna, sommo mistico, come posso pensare costantemente a Te e come posso conoscerTi? Oh, Persona Suprema di Dio, in quali Tue manifestazioni posso ricordarmi di Te?

Spiegazione: Arjuna chiede a Krishna di spiegare come potrebbe comprendere costantemente la Sua natura divina e in quali forme dovrebbe meditare su Krishna. Arjuna vuole sapere come pensare costantemente a Krishna e come conoscerLo, come essere consapevole di Dio nella sua vita quotidiana e quali manifestazioni o forme lo aiuterebbero a meditare e comprendere Krishna. Arjuna si rivolge a Krishna come la Persona Suprema di Dio e il sommo mistico, riconoscendo la Sua natura Divina e chiedendo indicazioni su come meditare costantemente su di Lui e comprenderLo nella vita quotidiana.

10-18

Oh, Janardana, descrivi ancora una volta in dettaglio il Tuo potente potere e le Tue manifestazioni, perché non mi stanco di ascoltare di Te; più sento, più desidero gustare il nettare delle Tue parole.

Spiegazione: In questo verso, Arjuna esprime il suo desiderio di ascoltare di più sulla disciplina spirituale di Krishna e sulle Sue manifestazioni Divine. Arjuna è così affascinato dagli insegnamenti di Krishna che desidera continuare ad ascoltare e paragona le parole di Krishna al nettare Divino che dona l'immortalità.

10-19

Il Signore Supremo disse: Sì, ti parlerò delle Mie splendide manifestazioni, ma solo delle principali, oh, Arjuna, perché alla Mia magnificenza non ci sono limiti.

Spiegazione: In questo verso, Krishna accetta la richiesta di Arjuna e inizia a spiegare le Sue manifestazioni Divine, ma sottolinea che non ci sono limiti alla diversità di queste manifestazioni. Parlerà solo delle Sue principali manifestazioni, perché alla Sua magnificenza non ci sono limiti. Krishna può manifestarsi in tutte le forme e manifestazioni possibili, ma espone solo le principali affinché Arjuna possa comprendere meglio la Sua magnificenza. Krishna si rivolge ad Arjuna come il migliore dei Kuru, indicando la sua eccellenza tra la dinastia Kuru, e accetta di spiegare le principali manifestazioni divine affinché possa ottenere una comprensione più profonda della magnificenza di Dio.

10-20

Io sono l'anima, o Gudākēša (Arjuna), situata nel cuore di tutti gli esseri. Io sono l'inizio, la metà e anche la fine di tutti gli esseri.

Spiegazione: In questo verso, Krishna spiega la sua presenza in tutti gli esseri viventi e gli aspetti della creazione. Egli indica che Lui è l'anima che risiede nel cuore di tutti, e che Lui è l'inizio, la metà e la fine di tutti gli esseri, non solo degli esseri viventi. Krishna esprime la sua presenza universale che sostiene e guida tutta la creazione dall'inizio alla fine. • Io sono l'anima situata nel cuore di tutti gli esseri – Krishna spiega che Lui è l'anima che si trova nel cuore di tutti gli esseri. Ciò significa che Lui è la guida interiore e la fonte di coscienza per ogni essere vivente. • Io sono l'inizio, la metà e anche la fine di tutti gli esseri – Krishna indica che Lui non è solo la fonte della vita (inizio), ma anche il conduttore della sua esistenza (metà) e il punto finale (fine). Egli è il sovrano del ciclo completo della creazione, che comprende tutte le fasi dell'esistenza. Krishna si rivolge ad Arjuna come Gudākēša, che significa colui che ha vinto il sonno, indicando l'autocontrollo e la disciplina spirituale di Arjuna.

10-21

Tra le divinità Io sono il sostenitore, tra i luminari Io sono il sole splendente, tra i venti Io sono il signore dei venti e tra le costellazioni Io sono la luna.

Spiegazione: In questo verso Krishna spiega le manifestazioni della sua divinità nella natura e nel cosmo, mostrando che Egli è l'essenza principale di tutte le cose. Tra i venti, Egli è il signore dei venti. Si identifica con gli elementi più brillanti e potenti della natura e dell'universo, sottolineando la sua natura suprema e la sua presenza in tutti gli aspetti dell'esistenza. • Il divino sostenitore tra le Divinità – Tra tutti gli esseri Divini, Egli è il sostenitore, che rappresenta il mantenimento e l'ordine dell'Universo. • Io sono il sole splendente tra i luminari – Il sole è il luminare celeste più brillante e Krishna indica che Lui è colui che simboleggia la luce e l'energia che sostengono la vita. • Io sono il signore dei venti tra i venti – Il signore dei venti, che rappresenta la forza della natura. Krishna indica che Lui è il vento più forte, che rappresenta la forza della natura. • Io sono la luna tra le stelle – La luna è la manifestazione più luminosa e bella del corpo celeste notturno. Krishna la sceglie come sua manifestazione tra le stelle perché la luna porta luce nell'oscurità.

10-22

Tra i Veda Io sono il Veda dei canti; tra gli dei Io sono il signore dei cieli; tra i sensi Io sono la mente; e negli esseri viventi Io sono la forza vitale (coscienza).

Spiegazione: In questo verso, Krishna continua a spiegare le sue principali manifestazioni in diversi ambiti della vita e del cosmo. Tra i sensi, Egli è la mente, e tra gli esseri viventi Egli è la coscienza o forza vitale. Si identifica con il Veda più importante, il Signore dei Cieli, la mente e la coscienza, il che indica il suo potere e la sua presenza in vari aspetti dell'esistenza e della vita. • Tra i Veda io sono il Veda dei canti – Tra i quattro Veda, il Sāmaveda è considerato il più importante perché si concentra sulla recitazione musicale e sulla contemplazione. Krishna lo sceglie come sua manifestazione perché il Sāmaveda è associato al suono spirituale e all'armonia. • Tra gli Dei io sono il Signore dei Cieli – Il Signore dei Cieli, che controlla le forze celesti ed è un potente protettore. Krishna si identifica con il Signore dei Cieli per indicare il suo ruolo di sovrano in tutta la creazione. • Tra i sensi io sono la mente – La mente è considerata la più importante tra i sensi perché coordina e guida tutti gli altri sensi. Krishna indica che Lui è la mente, che fornisce la capacità di pensare, capire e formare la coscienza. • Tra gli esseri viventi io sono la coscienza – La coscienza è l'essenza della vita che dà agli esseri viventi la capacità di essere consapevoli ed esistere. Krishna spiega che Lui è la coscienza che è presente in tutti gli esseri viventi, fornendo la forza vitale.

10-23

Tra tutti gli dei delle tempeste Io sono il dio Shiva, e tra i custodi delle ricchezze Io sono il dio della ricchezza, tra gli dei del fuoco Io sono il fuoco, e tra le montagne Io sono il monte Meru.

Spiegazione: In questo verso, Krishna continua a descrivere le manifestazioni della sua Divinità, identificandosi con gli esseri e le forze più potenti in diversi ambiti della vita e della natura. Tra le tempeste, Egli è Shiva, tra i custodi delle ricchezze, Egli è Kubera, e tra gli dei del fuoco, Egli è il fuoco, e tra le montagne, Egli è il monte Meru. Sceglie Shiva, Kubera, Agni e il monte Meru come simboli della sua potenza e forza divina. • Tra gli dei delle tempeste io sono Shiva – Gli dei delle tempeste sono divinità associate alla distruzione e alla trasformazione, queste sono manifestazioni di Shiva. • Tra i custodi delle ricchezze io sono il dio della ricchezza – Il custode delle ricchezze è il dio della ricchezza e della prosperità. Krishna si identifica con il custode delle ricchezze per indicare la sua capacità di donare abbondanza e benessere materiale. • Tra gli dei del fuoco Io sono il fuoco – Il dio del fuoco rappresenta l'elemento del fuoco, che è associato alla purificazione e all'energia. Krishna indica che Lui è il fuoco, che è un elemento essenziale in tutte le forme di vita. • Tra le montagne io sono il monte Meru – Il monte Meru è la montagna più alta e potente nella cosmologia indù, che simboleggia il centro e la stabilità dell'Universo. Krishna si identifica con Meru per indicare la sua eterna potenza e la sua forza imperitura.

10-24

Oh, Arjuna, sappi che tra i sacerdoti Io sono il sacerdote principale, il consigliere degli dei. Tra i comandanti militari Io sono il comandante dell'esercito degli dei e tra i corpi d'acqua Io sono l'oceano.

Spiegazione: In questo verso Krishna continua a spiegare le manifestazioni della sua Divinità in vari ambiti della vita, mostrando che Egli è presente nelle forze più potenti e influenti della natura e della società. Tra i comandanti militari, Egli è il comandante dell'esercito degli dei, e tra i corpi d'acqua, Egli è l'oceano. • Tra i sacerdoti io sono il sacerdote principale – il capo del clero, il consigliere degli dei, è il sacerdote degli dei noto per la sua saggezza e guida. Krishna si identifica con il sacerdote principale, indicando la sua guida spirituale e la sua autorità suprema. • Tra i comandanti militari io sono il comandante dell'esercito degli dei – il comandante dell'esercito degli dei, che simboleggia la forza e la guida in battaglia. Krishna indica che Lui è il comandante supremo delle forze armate, che guida con saggezza e forza. • Tra i bacini d'acqua io sono l'oceano – L'oceano è il più grande tipo di bacino d'acqua, che simboleggia un potere e una profondità incommensurabili. Krishna sceglie l'oceano per esprimere la sua natura incommensurabile e la sua presenza infinita.

10-25

Tra i grandi saggi Io sono il grande saggio, tra le parole Io sono il suono trascendentale. Tra i sacrifici Io sono la recitazione dei santi nomi e tra le cose immobili Io sono le montagne dell'Himalaya.

Spiegazione: In questo verso Krishna continua a spiegare le manifestazioni della sua divinità in vari ambiti della vita, sottolineando le sue forme e poteri principali. Tra i grandi saggi, Egli è il grande saggio, tra le parole, Egli è il suono trascendentale, tra i sacrifici, Egli è la recitazione dei santi nomi e tra le cose immobili, Egli è le montagne dell'Himalaya. • Tra i grandi saggi io sono il grande saggio – Il grande saggio è uno dei sette grandi saggi, che simboleggia la saggezza e la santità. Krishna sceglie il Grande Saggio come sua manifestazione tra i grandi saggi per indicare la sua autorità spirituale. • Tra le parole io sono il suono trascendentale – il suono trascendentale è il suono più sacro e l'essenza sonora dell'Universo. Simboleggia la presenza di Dio in tutti gli aspetti dell'esistenza. Krishna indica che Lui è questo suono onnicomprensivo. • Tra i sacrifici io sono la recitazione dei santi nomi – La recitazione dei santi nomi è una delle forme di sacrificio più sacre, che avviene attraverso il silenzio interiore e la concentrazione dell'anima. Krishna indica che questa forma è uno dei sacrifici più elevati. • Tra gli oggetti immobili io sono le montagne dell'Himalaya – L'Himalaya è la catena montuosa più alta del mondo, che simboleggia l'eternità, la forza e la stabilità. Krishna sceglie l'Himalaya come sua manifestazione tra gli oggetti immobili, indicando la sua eterna potenza.

10-26

Tra tutti gli alberi Io sono il sacro albero di fico e tra i saggi che sono esseri celesti Io sono Nārada. Tra i cantanti Io sono il grande cantore e tra gli esseri che hanno raggiunto la perfezione Io sono il re dei demoni.

Spiegazione: In questo verso Krishna continua a spiegare le sue manifestazioni divine nella natura, tra i saggi, i musicisti e le anime realizzate, per mostrare la sua natura onnicomprensiva e la sua presenza nei diversi aspetti dell'esistenza. Tra tutti gli alberi, Egli è il sacro albero di fico, e tra i saggi che sono esseri celesti, Egli è Nārada. Tra i cantanti, Egli è il grande cantore, e tra gli esseri che hanno raggiunto la perfezione, Egli è il re dei demoni. • Tra tutti gli alberi io sono il sacro albero di fico – il fico (albero di fico) è noto come un albero sacro nell'induismo, che simboleggia l'immortalità, la spiritualità e la conoscenza. Krishna sceglie questo albero per esprimere la sua forza e stabilità tra tutti gli alberi. • Tra i saggi celesti io sono Nārada – Nārada è il saggio divino, noto come il messaggero degli Dei e fonte di saggezza spirituale. Krishna indica che Lui è il capo tra i saggi divini, che trasmette saggezza e messaggi divini. • Tra i cantanti io sono il grande cantore – Il grande cantore è il capo dei cantanti, noto per il suo talento nella musica e nell'arte. Krishna si identifica con il capo dei cantanti per sottolineare il potere della creatività e dell'arte. • Tra gli esseri che hanno raggiunto la perfezione io sono il re dei demoni – Tra gli esseri che hanno raggiunto la perfezione, Krishna si identifica con il re dei demoni, che ha raggiunto la perfezione nel servirLo.

10-27

Tra i cavalli Io sono il cavallo bianco nato dallo zangolamento dell'oceano di latte, tra i grandi elefanti Io sono l'elefante celeste e tra gli uomini Io sono il sovrano.

Spiegazione: In questo verso Krishna continua a rivelare le sue manifestazioni nella natura e nella società, identificandosi con i più importanti rappresentanti degli animali e degli uomini, così come con ciò che è nato dal nettare degli dei. Tra i cavalli, Egli è il cavallo bianco nato dallo zangolamento dell'oceano di latte, tra i grandi elefanti, Egli è l'elefante celeste e tra gli uomini, Egli è il sovrano. • Tra i cavalli io sono il cavallo bianco – Il cavallo bianco è un cavallo celeste nato dallo zangolamento dell'oceano di latte. È considerato il cavallo più brillante e potente e Krishna si identifica con questo cavallo supremo per esprimere la sua forza e grandezza tra i cavalli. • Tra gli elefanti io sono l'elefante celeste – L'elefante celeste è il re degli elefanti, l'elefante del dio Indra, che simboleggia forza, grandezza e nobiltà. Krishna indica che Lui è il capo tra gli elefanti. • Tra gli uomini io sono il sovrano – Krishna indica che tra gli uomini Egli è il re, che simboleggia il governo, la capacità di guidare, la responsabilità e la giustizia.

10-28

Tra le armi Io sono il fulmine, tra le mucche Io sono Kāmadhenu. Tra le forze dell'amore che generano prole Io sono il dio dell'amore e tra i serpenti Io sono il re dei serpenti.

Spiegazione: In questo verso Krishna esprime le manifestazioni della sua Divinità tra le armi, gli animali, le forze della creazione e i serpenti. Tra le armi, Egli è il fulmine, tra le mucche, Egli è Kāmadhenu, tra le forze dell'amore che generano prole, Egli è il dio dell'amore, e tra i serpenti, Egli è il re dei serpenti. Si identifica con le forme più potenti o importanti in ogni categoria, che simboleggiano forza, creazione e protezione. • Tra le armi io sono il fulmine – Il fulmine è l'arma di Indra, che simboleggia l'invincibilità e la forza. Krishna sceglie il fulmine per esprimere la sua insuperabile forza e protezione. • Tra le mucche io sono Kāmadhenu – Kāmadhenu è la mucca che esaudisce i desideri, che simboleggia l'abbondanza, la prosperità e la benedizione della divinità. Krishna si identifica con questa mucca sacra per indicare la sua capacità di fornire abbondanza e benedizioni. • Tra le forze della creazione io sono il dio dell'amore – Il dio dell'amore, che simboleggia la creazione, l'attrazione e l'energia creativa. Krishna si identifica con questa forza creativa per mostrare la sua capacità di creare vita e promuovere l'amore. • Tra i serpenti io sono il re dei serpenti – Il re dei serpenti, che è considerato una creatura potente e magnifica. Krishna si identifica con il re dei serpenti per esprimere la sua forza e il suo potere anche tra le creature più potenti.

10-29

Tra i serpenti a molte teste Io sono il serpente infinito e tra le creature acquatiche Io sono la divinità delle acque. Tra gli antenati Io sono l'antenato venerabile e tra i legislatori Io sono il dio della morte.

Spiegazione: In questo verso Krishna continua a spiegare le manifestazioni della sua Divinità, identificandosi con le forze e gli esseri più importanti in diverse sfere dell'esistenza. Tra i serpenti a molte teste, Egli è il serpente infinito, e tra le creature acquatiche, Egli è la divinità delle acque. Tra gli antenati, Egli è l'antenato venerabile, e tra i legislatori, Egli è il dio della morte. Rivela la sua potenza tra i nāga, le divinità delle acque, gli antenati e coloro che governano la giustizia e la disciplina. • Tra i serpenti a molte teste io sono il serpente infinito – il serpente infinito, che simboleggia l'eternità e sostiene l'Universo. Krishna si identifica con il serpente infinito per sottolineare la sua natura eterna e infinita. • Tra le divinità acquatiche io sono la divinità delle acque – la divinità delle acque è il Dio dell'acqua e il governatore delle forze della natura, che rappresenta l'ordine naturale e il flusso dell'acqua. Krishna indica che Lui è la forza principale che controlla la potenza dell'acqua e dell'oceano. • Tra gli antenati io sono l'antenato venerabile – l'antenato venerabile è il Dio degli antenati, che simboleggia la venerazione degli antenati e il mantenimento della successione. Krishna si identifica con l'antenato venerabile per sottolineare la sua presenza nel culto degli antenati e nelle radici familiari. • Tra i legislatori io sono il dio della morte – il dio della morte è il Dio della morte e della giustizia, che governa la disciplina della vita e la giustizia dopo la morte. Krishna indica che Lui è il dio della morte, che simboleggia la giustizia, la disciplina e il mantenimento dell'ordine della vita.

10-30

Tra i discendenti dei demoni, Io sono il santo; tra i misuratori del tempo celesti, Io sono il tempo; tra le bestie, Io sono il re degli animali; e tra gli uccelli, Io sono l'uccello divino.

Spiegazione: In questo verso, Krishna continua a rivelare le Sue manifestazioni divine, associandosi a grandi esseri e simboli in vari ambiti, dal mondo dei demoni agli animali e alla dimensione del tempo. Tra i discendenti del clan dei demoni, Egli è il santo; tra i misuratori del tempo celesti, Egli è il tempo; tra le bestie, Egli è il re degli animali; e tra gli uccelli, Egli è l'uccello divino. • Tra i discendenti del clan dei demoni, io sono il santo – Tra i discendenti del clan dei demoni c'è un santo che era un rappresentante del clan dei demoni, ma ha sempre mantenuto la sua fedeltà a Dio. Krishna si identifica con il santo per mostrare che anche tra le forze dell'oscurità ci sono coloro che sono esempi di fedeltà al Divino. • Tra i misuratori del tempo celesti, io sono il tempo – Il tempo è una delle forze più potenti e inevitabili dell'Universo. Krishna indica di essere l'essenza del tempo che regola tutta l'esistenza e la trasformazione. • Tra le bestie, io sono il re degli animali – Il re degli animali simboleggia maestà, forza ed eccellenza. Krishna si identifica con questo animale per mostrare la sua forza guida e la posizione più alta nel mondo animale. • Tra gli uccelli, io sono l'uccello divino. – L'uccello divino è il re degli uccelli e il portatore di Vishnu, che simboleggia potere e spiritualità.

10-31

Tra i purificatori, Io sono il vento; tra i portatori di armi, Io sono Rāma; tra i pesci, Io sono lo squalo; e tra i fiumi che scorrono, Io sono il Gange.

Spiegazione: In questo verso, Krishna spiega le Sue manifestazioni tra le forze della natura, i guerrieri, le creature marine e i fiumi, per sottolineare la Sua presenza in tutti gli aspetti della vita e della forza. Tra i purificatori, Egli è il vento; tra i portatori di armi, Egli è Rāma; tra i pesci, Egli è lo squalo; e tra i fiumi che scorrono, Egli è il Gange. • Tra coloro che purificano, io sono il vento – Il vento è un simbolo di movimento ed energia che guida il mondo. Krishna si identifica con il vento per mostrare che Egli è la forza che guida il movimento e l'energia vitale. • Tra i guerrieri, io sono Rāma – Rāma è uno degli eroi guerrieri più sacri della mitologia indù, che simboleggia giustizia, forza e coraggio. Krishna indica di essere un modello di giustizia e forza tra tutti i guerrieri. • Tra i pesci, io sono lo squalo – Lo squalo è una delle creature marine più potenti. Krishna si identifica con questa potenza per sottolineare il Suo dominio sugli oceani e sulla vita acquatica. • Tra i fiumi, io sono il fiume Gange – Il fiume Gange è il fiume più sacro dell'India ed è considerato un simbolo di purezza divina e liberazione. Krishna si identifica con il fiume Gange per sottolineare la Sua capacità di fornire purezza e liberazione spirituale.

10-32

Di tutte le cose create, o Arjuna, Io sono l'inizio, la fine e anche il mezzo. Di tutte le scienze, Io sono la scienza spirituale dell'anima, e tra i logici, Io sono la conclusione finale.

Spiegazione: In questo verso, Krishna esprime la Sua presenza e forza guida in vari aspetti dell'esistenza, indicando che Egli è l'inizio, il mezzo e la fine di tutto ciò che è creato, così come la voce della scienza spirituale e della verità tra tutte le conoscenze e le discussioni. Di tutte le scienze, Egli è la scienza spirituale dell'anima, e tra i logici, Egli è la conclusione finale. • Tra le creazioni, io sono l'inizio, il mezzo e la fine – Krishna indica di essere l'inizio della creazione, il che significa che tutta la creazione fluisce da Lui. Egli è anche il mezzo della creazione, che sostiene l'esistenza, e la fine, che significa la distruzione di tutta la creazione e il ritorno a Lui. Krishna è il signore del ciclo universale. • Tra le conoscenze, io sono le scienze spirituali – Le scienze spirituali sono le più sacre e importanti tra tutte le forme di conoscenza, perché aiutano l'uomo a comprendere se stesso, Dio e la natura del mondo. Krishna indica che le scienze spirituali sono la forma più alta di conoscenza. • Tra i maestri della logica, io sono la vera parola – Krishna spiega di essere la voce della verità e il vero dialogo tra coloro che si impegnano in discussioni e dibattiti. La verità è ciò che emerge da tutte le discussioni e Krishna ne è la fonte.

10-33

Tra le lettere, Io sono la lettera A, e tra i composti, Io sono la locuzione duale. Io sono anche il tempo inesauribile e, tra i creatori, Io sono colui i cui volti sono rivolti in tutte le direzioni.

Spiegazione: In questo verso, Krishna spiega la Sua presenza e il Suo potere sia nel linguaggio che nelle sfere del tempo e del mantenimento del mondo, sottolineando il Suo ruolo di divinità in tutta l'esistenza. Tra le lettere, Egli è la lettera A, e tra i composti, Egli è la locuzione duale. Egli è anche il tempo inesauribile e, tra i creatori, Egli è colui i cui volti sono rivolti in tutte le direzioni. • Tra le lettere, io sono la lettera A – 'A' (अ) è la prima lettera dell'alfabeto sanscrito, considerata il suono più sacro e importante perché è la fonte del suono. Simboleggia l'inizio e la creazione di tutto, e Krishna indica di essere questo suono fondamentale. • Tra le parole composte, io sono il duale – Il duale è uno dei tipi più importanti di parole composte in sanscrito, dove due parole sono unite come uguali. Simboleggia armonia e unità. Krishna indica di essere l'unità tra dualità e connessioni. • Io sono il tempo inesauribile – Il tempo è eterno e immutabile, scorre sempre e non può essere fermato. Krishna indica di essere l'essenza del tempo che regola e mantiene il ciclo di tutta la vita e l'esistenza. • Io sono colui i cui volti sono rivolti in tutte le direzioni – Questa caratteristica della divinità indica che Egli vede tutto e sa tutto.

10-34

Io sono la morte che tutto porta via, e Io sono l'inizio di tutto ciò che deve venire. Tra le donne, Io sono la gloria, la fortuna, l'eloquenza, la memoria, l'intelletto, la costanza e la pazienza.

Spiegazione: In questo verso, Krishna spiega la Sua presenza e il Suo potere sia come distruttore che come creatore. Tra le donne, Egli è la gloria, la fortuna, l'eloquenza, la memoria, l'intelletto, la costanza e la pazienza. Rivela anche le Sue manifestazioni tra varie qualità preziose associate al principio femminile. • Io sono la morte che tutto trascina via – La morte è un aspetto inevitabile della vita che pone fine a tutto, e Krishna indica di essere colui che distrugge tutto per creare nuova vita e trasformazione. • E io sono l'inizio di tutto ciò che deve venire – Krishna è anche colui che crea il futuro, Egli è la fonte di tutto ciò che accadrà in futuro. È la creazione e l'origine che porta a nuovi eventi. • Tra le donne, io sono la gloria, la fortuna, l'eloquenza, la memoria, l'intelletto, la costanza e la pazienza – Krishna indica che tra le donne (a cui tradizionalmente vengono attribuite queste qualità) Egli è queste grandi qualità: • Gloria – onore e riconoscimento per ciò che è stato fatto. • Fortuna – prosperità e abbondanza. • Eloquenza – capacità linguistica e potere espressivo. • Memoria – capacità di ricordare e saggezza del passato. • Intelletto – acutezza mentale e saggezza. • Costanza – fedeltà e stabilità nei propri principi. • Pazienza – capacità di sopportare le difficoltà e mantenere la calma.

10-35

Tra gli inni di gloria, Io sono il grande inno di gloria dedicato al signore dei cieli, e tra le preghiere, Io sono la recitazione delle preghiere. Tra i mesi, Io sono il primo, e tra le stagioni, Io sono la primavera fiorita.

Spiegazione: In questo verso, Krishna continua a spiegare le Sue manifestazioni divine, identificandosi con le cose più eccezionali in diverse categorie. Tra gli inni di gloria, Egli è il grande inno di gloria dedicato al signore dei cieli, e tra le preghiere, Egli è la recitazione delle preghiere. Tra i mesi, Egli è il primo, e tra le stagioni, Egli è la primavera fiorita. Indica di essere l'inno più grande, il mantra più sacro, il mese più significativo e la stagione più bella. • Tra gli inni di gloria, Io sono il grande inno di gloria – Il grande inno di gloria è uno degli inni più sacri dedicati al signore dei cieli. Krishna indica di essere questo inno di gloria supremo. • Tra le preghiere, sono la recitazione delle preghiere – La recitazione delle preghiere è particolarmente importante nella pratica spirituale perché aiuta a concentrare la mente e connettersi con il Divino. Krishna indica di essere la recitazione delle preghiere, che è la forma più importante di preghiera. • Tra i mesi, Io sono il primo – Tra tutti i mesi, Krishna si identifica con il primo mese, che simboleggia l'inizio di un nuovo ciclo, il rinnovamento e la fertilità. • Tra le stagioni, sono la primavera fiorita – La primavera è la stagione in cui la natura rinasce, tutto fiorisce e prospera. Krishna si identifica con la primavera per indicare la Sua capacità di rinnovare, creare e far rivivere tutto.

10-36

Tra gli inganni, Io sono il gioco d'azzardo. Io sono lo splendore in tutto ciò che brilla. Io sono la vittoria, Io sono l'avventura e Io sono la forza dei forti.

Spiegazione: In questo verso, Krishna spiega la Sua presenza in varie azioni, forza e virtù, indicando che Egli è la fonte principale di tutte queste qualità, indipendentemente dalla loro natura. Tra gli inganni, Egli è il gioco d'azzardo, Egli è lo splendore in tutto ciò che brilla, Egli è la vittoria, Egli è l'avventura ed Egli è la forza dei forti. • Tra gli ingannatori, io sono il gioco – Krishna indica che anche nei giochi ingannevoli, come il gioco d'azzardo, Egli è l'essenza del gioco. Ciò significa che Egli è presente anche nella strategia e nell'inganno, sebbene possano essere usati in modi diversi. • Tra i forti, io sono la forza – Krishna si identifica con la forza che si manifesta in tutte le persone forti, indicando che Egli è la fonte di energia. • Io sono la vittoria – La vittoria è l'obiettivo principale in molti sforzi umani. Krishna indica di essere la vittoria e che ogni momento di vittoria è legato alla manifestazione della Sua divinità. • Io sono la diligenza – La diligenza o determinazione è un elemento essenziale per raggiungere qualsiasi obiettivo. Krishna indica di essere anche la determinazione che aiuta le persone a raggiungere i propri obiettivi. • Io sono la virtù tra i virtuosi – Questa qualità denota bontà, purezza e virtù. Krishna indica di essere la fonte della virtù per coloro che vivono una vita virtuosa, ed Egli è il portatore di luce e morale.

10-37

Tra i discendenti della dinastia Vrishni, Io sono Vāsudeva, e tra i Pāṇḍava, Io sono Arjuna. Tra i saggi, Io sono Vyāsa, e tra i grandi pensatori, Io sono Uśana.

Spiegazione: In questo verso, Krishna spiega la Sua presenza e grandezza, identificandosi con le figure chiave in diverse linee di discendenza, tra i saggi e i poeti. Tra i discendenti della dinastia Vrishni, Egli è Vāsudeva, e tra i Pāṇḍava, Egli è Arjuna. Tra i saggi, Egli è Vyāsa, e tra i grandi pensatori, Egli è Uśana. Indica di essere la manifestazione suprema in tutti questi ambiti. • Tra la dinastia Vrishni, io sono Vāsudeva – La dinastia Vrishni è la dinastia di Krishna ed Egli stesso è Vāsudeva, che indica il suo ruolo supremo in questa dinastia. Vāsudeva è un altro nome di Krishna che simboleggia la sua natura divina. • Tra i Pāṇḍava, io sono Arjuna – Arjuna è uno dei fratelli Pandava che simboleggia giustizia ed eroismo. Krishna indica che tra i Pāṇḍava, Arjuna è colui che rappresenta la Sua forza e vicinanza, poiché Arjuna era il suo amico e discepolo più fidato. • Tra i saggi, io sono Vyāsa – Vyāsa è il leggendario autore del Mahābhārata e di altri testi sacri. Krishna si identifica con Vyāsa, indicando la sua saggezza e istruzione, che è la fonte della conoscenza divina. • Tra i grandi pensatori, io sono Uśana – Uśana, altrimenti noto come Śukra, è un grande pensatore e saggio, famoso per la sua creatività e conoscenza. Krishna si identifica con il grande pensatore, che simboleggia la Sua presenza nell'espressione creativa e nell'arte.

10-38

Tra tutti i mezzi di soppressione, Io sono la punizione, e per coloro che cercano la vittoria, Io sono la moralità. Tra i segreti, Io sono il silenzio, e Io sono la saggezza dei saggi.

Spiegazione: In questo verso, Krishna sottolinea le Sue manifestazioni nella disciplina, nella giustizia, nel silenzio e nella conoscenza, evidenziando la Sua presenza come fonte di valori e abilità supreme. Tra tutti i mezzi di soppressione, Egli è la punizione, e per coloro che cercano la vittoria, Egli è la moralità. Tra i segreti, Egli è il silenzio, ed Egli è la saggezza dei saggi. • Tra tutti i mezzi di soppressione, Io sono la punizione – La punizione o disciplina è un elemento importante che mantiene l'ordine e la giustizia. Krishna si identifica con la punizione, indicando che Egli è colui che assicura la giustizia e l'ordine attraverso il potere di governo. • Tra coloro che cercano la vittoria, Io sono la moralità – La giustizia o l'etica è un principio importante per coloro che aspirano alla vittoria e al successo. Krishna indica di essere la giustizia che guida coloro che desiderano ottenere vittorie oneste. • Tra i segreti, io sono il silenzio – Il silenzio è uno dei più grandi segreti perché simboleggia la pace interiore, la profondità e la saggezza. Krishna indica di essere il silenzio che rivela la saggezza e il mistero più profondi. • Tra i saggi, io sono la saggezza – La saggezza è l'obiettivo più alto che un saggio può raggiungere. Krishna indica di essere l'essenza della saggezza e tutti coloro che cercano la saggezza stanno in realtà cercando la Sua presenza.

10-39

Inoltre, o Arjuna, Io sono il seme generatore di tutta l'esistenza. Non c'è essere – mobile o immobile – che possa esistere senza di Me.

Spiegazione: In questo verso, Krishna esprime il Suo ruolo fondamentale nel processo di creazione, indicando che Egli è la fonte di tutto ciò che è vivo ed esistente. Non c'è essere – mobile o immobile – che possa esistere senza di Lui. Krishna afferma che nulla può esistere senza la Sua presenza e il Suo sostegno.

10-40

O conquistatore di potenti nemici, non c'è fine alle Mie manifestazioni divine. Ciò che ti ho spiegato è solo una piccola indicazione della Mia infinita potenza.

Spiegazione: In questo verso, Krishna indica il suo potere illimitato e infinito e la diversità delle manifestazioni. Ciò che ha spiegato ad Arjuna è solo una piccola indicazione della Sua infinita potenza. Rivela che tutte le manifestazioni menzionate in precedenza sono solo una piccola parte della Sua divina magnificenza e che, in realtà, il Suo potere e le Sue manifestazioni non hanno limiti. Parantapa è un titolo di Arjuna, che significa colui che sottomette i nemici. Krishna usa questo appellativo per indicare il coraggio e la forza di Arjuna.

10-41

Sappi che tutte le manifestazioni potenti, belle e gloriose provengono unicamente da una scintilla della Mia magnificenza.

Spiegazione: Questo verso insegna che tutto ciò che è forte, potente e grande nel mondo è legato alla presenza Divina. Tutte queste manifestazioni provengono unicamente da una scintilla della magnificenza Divina. L'uomo dovrebbe rendersi conto che tutte le buone qualità e le ricchezze che ci circondano sono solo un piccolo riflesso del potere Divino che governa tutto.

10-42

Ma qual è la necessità, Arjuna, di tutte queste piccole conoscenze? Con una piccola parte di Me stesso, permeo e sostengo l'intero Universo.

Spiegazione: In questo verso, Krishna conclude la sua esposizione sulla vastità delle sue manifestazioni divine, sottolineando che non è necessario comprendere pienamente tutti gli aspetti o le manifestazioni. Con una piccola parte di Sé, Egli permea e sostiene l'intero Universo. È sufficiente rendersi conto che Egli sostiene l'intero Universo con solo una piccola parte del Suo potere e della Sua magnificenza.

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